Venerdì 5 aprile, alle 18.00 nella Sala Civica Comunale, ritorna a Cormòns il fumetto friulano di Tarvòs che proprio in questa città era nato nel lontano 1978, creato dalla fantasia di Di Suald (Alessandro D’Osualdo).
Ritorna con una nuova avventura che vede il paese dove abita, Sighièt, conteso tra un re e un imperatore dal momento che nessuno lo aveva mai segnato sulle mappe e, pertanto, i due lo vogliono ognuno per sé. Un tema, quello dell’appartenenza, dei confini e delle conflittualità che generano… quanto mai attuale e che viene affrontato, in quest’avventura bilingue, con un bel po’ di disincantata ironia.
Un nuovo Tarvòs allegorico e più maturo, sempre in bilico tra l’allegria e il dramma, dunque, capace di prendere in giro grandi poeti ed elezioni popolari e che si completa con tre brevi racconti e alcune interessanti pagine di storia: può essere che la Grande Guerra sia scaturita anche dal fumo e dal suo mercato allora molto importante?
La serata, coordinata dal prof. Hans Kitzmüller, sarà anche l’occasione per ricordare la Cormòns e il Friuli orientale di allora estremamente divisi e creativi, ricchi di personalità e aperti alle culture vicine nonostante la Cortina di Ferro. Con una novità per molti: la presenza a Brazzano di un noto Premio Nobel che vi scriverà e dedicherà un breve racconto, a suo tempo tradotto in friulano (Brazantonblues) che verrà letto durante la serata.
Un incontro complesso, fatto di memoria, comicità e cultura voluto dalle associazioni cormonesi Tocs di Cormons e Associazione Judri in collaborazione con Amîs de Mont Quarine, PAFF e ADEdizioni.
ALESSANDRO D’OSUALDO_DI SUALD
Prolifico autore di una quarantina di pubblicazioni con fini didattici e interlocutori importanti nonché di personaggi come Tarvòs, Tzan, Relé…, è un comunicatore che usa più soluzioni comunicative e diversi stili per mandare messaggi educativi e spesso innovativi. Solo nel 2023 ha pubblicato, oltre a un nuovo Tarvòs, una nuova edizione di ‘Arrivano i Longobardi!’, libro ancora ripreso a livello internazionale nonostante sia del 1989, e, viste le richieste, ‘(Romeo&) Juliet, the love history behind the most popular love story’, traduzione inglese del relativo saggio. Tutte le pubblicazioni contengono grandi novità che riguardano il Friuli sia per quanto concerne la nascita di Venezia che la genesi della storia d’amore più conosciuta al mondo. “Il mio più grande successo, però, – spiega D’Osualdo – è l’aver coinvolto personalmente in pubblicazioni in lingua friulana, considerata ingiustamente povera, tra le maggiori firme internazionali dell’arte, del design, del fashion… oltre a personalità di assoluto spessore.”
Nel suo passato artistico vanno citati gli inviti a mostre personali in importanti e varie città europee, esposizioni prodotte per pochissimi anni perché D’Osualdo considera i libri le sue vere mostre, e vari riconoscimenti tra i quali quello del Ministero della Cultura Austriaco e il premio Alpe-Adria per ‘l’aiuto dato alla comprensione tra i popoli”.